Riferimento al documento originale:
Archives of Perinatal Medicine 15(2), 67-71, 2009

Abstract
Il 21° secolo, insieme con i successi della civiltà globale, ha imposto su di noi uno stile di vita dominata dagli sviluppi della scienza e dell’industria. Ci dimentichiamo, che il corpo stesso sa cosa è necessario per sopravvivere. Le nostre condizioni di salute e di stato d’animo sono influenzate da innumerevoli processi biochimici e fisico-chimici che hanno luogo in miliardi di cellule. Il metabolismo umano è determinato dal cibo consumato e dalla eliminazione dei prodotti di scarto. Dipende solo da noi se il cibo che forniamo al nostro organismo contiene tutti i macro e microelementi indispensabili per il normale svolgimento del metabolismo. Durante la gravidanza, i macro, i micro e gli oligoelementi sono indispensabili per il mantenimento della vita per le donne e per il feto. La crescita intrauterina del feto è associata con lo status materno dei macro, micro e oligoelementi. Molti studi hanno cercato di determinare la relazione tra macro, micro elementi e lo stato degli elementi nelle donne in gravidanza, del neonato ed il loro impatto sul risultato della gravidanza. Alcuni di questi studi indagano il rapporto tra lo sviluppo di IUGR (ritardo di crescita intrauterino), insorgenza di preeclampsia materna e neonatale e lo stato di macro, micro e oligoelementi. Ci sono stati alcuni rapporti in materia di determinazione dei macro, micro ed elementi traccia, dei livelli degli elementi nella madre, nel cordone ombelicale e nel sangue fetale. L’analisi dei campioni di sangue è spesso difficile nei neonati a causa delle piccole quantità di sangue circolante. Concentrazione di elementi in tracce nel sangue spesso non fornisce una completa immagine del contenuto di questi elementi nell’organismo. Ciò è causato dal fatto che la composizione del plasma in larga misura dipende da meccanismi omeostatici e la concentrazione finale dei componenti è il risultato dell’equilibrio tra la loro concentrazione e vari meccanismi omeostatici. E’ stato dimostrato che il metodo migliore per determinare la quantità di oligoelementi nel corpo umano è valutando la loro concentrazione nei capelli. I metodi attualmente utilizzati per valutare la concentrazione di oltre 30 elementi in tracce dimostrano che i capelli hanno una sensibilità elevata. I capelli possono essere facilmente raccolti, conservati e costituiscono una buona fonte per la determinazione di molti elementi durante un ‘analisi. Finora, solo pochi studi si sono focalizzati sul rapporto tra madre, neonato, livelli di oligoelementi nei capelli e l’esito perinatale. I risultati di questi studi potrebbero mettere nuova luce sulla nostra comprensione dei meccanismi patogenetici delle varie complicanze perinatali e neonatali.

COMMENTO:

Il metabolismo umano è determinato dal consumo del cibo e dalla eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo stesso. I composti inorganici (macro e micro elementi) contenuti nei cibi sono strettamente connessi con le reazioni enzimatiche dell’organismo. Il metabolismo dei macro e micro elementi è regolato da componenti organiche che si riassumono nell’attività del sistema nervoso e dall’efficienza ormonale. In funzione della tipologia di alimenti consumati, dell’attività fisica e dal grado di inquinamento ambientale, hanno luogo i vari processi di mineralizzazione, demineralizzazione, e trans-mineralizzazione (trasferimento di componenti minerali all’interno del corpo). È molto importante mantenere la corretta quantità e soprattutto il corretto equilibrio tra i singoli elementi minerali, in quanto molte condizioni patologiche sono strettamente associate a cambiamenti nella concentrazione degli elementi traccia nei tessuti. I metalli pesanti (Mercurio, Piombo, Arsenico, Cadmio, Alluminio) sono assunti tramite l’alimentazione e l’esposizione ambientale. Essi sono in grado di superare la barriera placentare arrivando quindi a danneggiare il feto in molti modi differenti. Il Mercurio, oltre al ritardo mentale, è responsabile di malformazioni fetali ed addirittura di morte dopo esposizione cronica, come quella derivante dalle amalgame dentarie. Carenze di Ferro possono causare anemie, ritardo nello sviluppo intrauterino, deficit nella crescita e nascite pretermine. Carenze di Selenio sono collegate con un aumentato rischio di artrosi, cancro e malattie cardiovascolari. Inoltre esso è un cofattore della glutatione perossidasi, che protegge le cellule dai danni dei radicali liberi. Carenze di Zinco sono motivo di anomalie congenite, displasie, dermatiti, marcata alopecia e diarrea, IUGR, malformazioni al sistema nervoso e alle ossa. Anche il Manganese è importante per le strutture ossee e gioca un ruolo importante nell’attivazione della superossido dismutasi che ha azione antiossidante. Un altro componente importante di quest’ultima è il Rame, la cui carenza favorisce l’osteoporosi, l’atassia, la neutropenia, la depigmentazione dei capelli e della pelle. Inoltre il Rame è fondamentale per la produzione dei globuli rossi e la formazione dell’emoglobina. La carenza di Magnesio determina problemi nella crescita fetale. Il Cromo è importante nel metabolismo insulinico regolando i livelli di glucosio e la sua carenza può portare al diabete. Anche le Vitamine sono molti importanti. Gli eccessi e le carenze dei macro e micro elementi sono determinanti in molte patologie perinatali. L’esame del capello è efficace nel monitoraggio dei macro e micro elementi, e la loro integrazione mirata (supplementazione) può diminuire il rischio di complicanze neonatali.

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https://www.researchgate.net/publication/228612554_Macro-_micro-and_trace_elements_concentrations_in_mother%27s_and_newborn%27s_hair_and_its_impact_on_pregnancy_outcome_a_review