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Riepilogo
Tutti i tipi di amalgami dentali contengono mercurio, che in parte viene emesso sotto forma di vapore di mercurio. Tutti i tipi di amalgami dentali si corrodono dopo essere stati posti nella cavità orale. I moderni amalgami con alti livelli di rame mostrano due nuove caratteristiche di maggiore instabilità. In primo luogo, quando sottoposti ad usura/lucidatura, si formano sulla superficie goccioline ricche di mercurio, dimostrando che il mercurio non viene fortemente legato dalla base o dalla lega metallica. In secondo luogo, gli amalgami con alti livelli di rame emettono sostanzialmente maggiori quantità di vapori di mercurio rispetto agli amalgami con bassi livelli di rame utilizzati prima del 1970. L’amalgama con alto livello di rame è stato sviluppato con particolare attenzione alla resistenza meccanica e resistenza alla corrosione, ma è stato sub-ottimizzato in altri aspetti, con conseguente maggiore instabilità e maggiore emissione di vapori di mercurio. Questo fatto non è stato prospettato ai responsabili politici ed agli scienziati. Gli amalgami, sia con alte che basse percentuali di rame, subiscono un processo di trasformazione per diversi anni dopo il posizionamento, con una conseguente riduzione sostanziale del contenuto di mercurio, ma non esiste un limite massimo consentito per la emissione di mercurio dagli amalgami dentali. Questi moderni amalgami con alta percentuale di rame, oggi stanno totalmente dominando la scena europea, Stati Uniti e altri mercati, con conseguente emissione di significative quantità di mercurio, non considerate nel giudicare la loro idoneità per restauro dentale.
Link all’articolo originale:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28220332
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10534-017-0004-3
Scopo
La carenza di zinco può indurre gravi problemi clinici del sistema gastrointestinale (GI) e del sistema immunitario e può influenzare la crescita e lo sviluppo. E’ più grave nei pazienti più giovani. La carenza cronica di zinco si riflette più precisamente nei capelli che nel siero. Abbiamo studiato i livelli di zinco e altri micronutrienti nei capelli e nel siero in bambini malnutriti cronici per identificare quali micronutrienti sono coinvolti o correlati con gli altri.
Metodi
Le analisi minerali dei capelli sono state effettuate in 56 bambini (età, 1-15 anni) che si presentavano con malnutrizione, scarsa crescita, scarso appetito, anoressia, con/senza altri sintomi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, stitichezza) dall’agosto 2012 al marzo 2015. Sono stati inoltre condotti studi biochimici per macronutrienti e micronutrienti importanti.
Risultati
Una carenza di zinco nei capelli è stata diagnosticata nell’88%, mentre carenza di zinco nel siero è stata diagnosticata nel 55% dei bambini. Non c’era alcuna correlazione statistica tra siero e livello di zinco dei tessuti. I livelli di zinco nei capelli erano altamente correlati con i livelli di vitamina D nel siero (r = -0,479, p = 0.001), che ha mostrato anche correlazione con i livelli di magnesio e calcio nei capelli (r = 0,564, 0,339, p = 0,001, 0,011). Il livello di calcio nei capelli era correlato con la pre-albumina sierica (r = 0,423, p = 0,001). Tali correlazioni possono spiegare il fenomeno per cui la principale manifestazione clinica della carenza di zinco è la scarsa crescita corporea. I sintomi clinici sono stati risolti nella maggior parte dei bambini dopo una supplementazione di zinco.
Conclusione
Il livello di zinco nei capelli e le analisi dei minerali risultano utili come guida terapeutica nelle indagini cliniche dei bambini con malnutrizione e scarsa crescita.
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