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La Mineral Test parteciperà venerdì 30 Marzo all’evento organizzato da Wise Society “Be Wise”, una giornata dedicata al benessere come equilibrio corpo-mente.
L’evento sarà aperto al pubblico dalle 10 della mattina alle 22 della sera presso le Terme di Milano, in Piazza Medaglie d’Oro 2.
All’evento sarà presente il Dr. Gerardo Rossi e alcuni membri dello staff Mineral Test.
Sarà possibile effettuare dalla mattina dopo le 10 il prelievo del campione di capelli per il mineralogramma e, in via del tutto esclusiva per la giornata, la determinazione gratuita ed immediata del mercurio nei capelli, tramite strumentazione innovativa messa gentilmente a disposizione dalla F.K.V. (distributore nazionale di apparecchiature scientifiche).

Di seguito trovate il link per iscriversi all’evento, l’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti. http://wisesociety.it/registrazione-bewise.html

Articolo pubblicato Martedì 3 Gennaio 2012 su “il Resto del Carlino” riguardante la correlazione tra i metalli pesanti e la perdita dell’ udito.

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Commento: questo documento mette in risalto i possibili danni all’udito derivanti dai metalli pesanti. Anche quantità in traccia di piombo, mercurio, cadmio, arsenico e alluminio sono stati associati a diversi effetti avversi sulla salute. Numerosi studi passati hanno valutato la possibile associazione tra i metalli pesanti e la perdita dell’udito. Il Centers for Disease Control and Prevention (Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie americano) ha definito il livello massimo consentito di piombo nel sangue pari a 10 mg / dL per i bambini, ma ci sono prove che livelli molto più bassi possono essere associati a serie problematiche neurologiche e cognitive. È stato valutato che livelli di piombo nel sangue uguali o superiori a 2 mg / dL sono associati alla perdita di udito negli adolescenti degli Stati Uniti. Nel sangue, i livelli di piombo che rappresentano attualmente il limite di esposizione nei bambini, possono aumentare il rischio di perdere l’udito, quindi il livello accettabile di piombo nel sangue andrebbe rivalutato. I metalli tossici (piombo, mercurio, cadmio, arsenico e alluminio) anche al di sotto dei livelli massimi consentiti provocano comunque dei danni considerevoli. Questo dato indica che il metodo Mineral Test, mirato all’eliminazione dei metalli tossici ed al riequilibrio dei minerali fisiologicamente importanti, è una valido percorso da intraprendere per cercare di minimizzare le possibili problematiche derivanti dai metalli pesanti.

Abstract

Introduzione: la perdita dell’udito è comune e, nei soggetti giovani, può compromettere lo sviluppo sociale e il rendimento scolastico. L’esposizione ai metalli pesanti è stata proposta come un importante fattore di rischio per la perdita dell’udito.

Metodi: abbiamo valutato trasversalmente le associazioni tra i livelli di piombo e di mercurio nel sangue, del cadmio e dell’arsenico nelle urine e la perdita dell’udito determinato con esame audiometrico nei partecipanti di età compresa tra i 12 e i 19 nello studio National Health e Nutrition Examination condotto tra il 2005 e il 2008 dopo aver considerato la complessità dell’indagine. C’erano 2535 persone disponibili per l’analisi del piombo e del mercurio nel sangue, 878 per i livelli di cadmio nelle urine, e 875 per i livelli di arsenico urinario. È stato utilizzata la regressione logistica  multivariata per calcolare l’odds ratio (OR, indice utilizzato per definire il rapporto di causa-effetto tra due fattori n.d.t.) e il 95% CI (intervallo di confidenza, stima di un parametro presente in un intervallo di valori plausibili per quel parametro n.d.t.).

Risultati: un livello di piombo nel sangue superiore o uguale a 2 mg / dL (per convertire in micromoli per litro, moltiplicare per 0,0483), rispetto ad un livello inferiore a 1 mg / dL è stata associato ad una maggiore probabilità di ipoacusia (OR, 2.22; 95% CI, 1,39-3,56). Gli individui nel più alto quartile dei livelli di cadmio nelle urine avevano una probabilità significativamente più alta di perdita dell’udito rispetto a quelli nel più basso quartile (OR, 3.08, 95% CI, 1,02-9,25). Non c’era alcuna associazione generale tra i quartili di mercurio nel sangue, i livelli di arsenico urinario e la perdita dell’udito.

Conclusione: i livelli di piombo nel sangue ben al di sotto del livello massimo raccomandato, sono associati ad un considerevole incremento della frequenza di perdita dell’udito.

Link all’articolo: http://www.reuters.com/article/2011/12/22/us-high-lead-hearing-loss-idUSTRE7BL1T720111222?feedType=nl&feedName=ushealth1100

Link al documento originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Heavy%20Metals%20Exposure%20and%20Hearing%20Loss%20in%20US%20Adolescents

Riassunto

L’equilibrio di ioni metallici è fondamentale per molte funzioni fisiologiche, in particolare nel sistema nervoso centrale, in cui i metalli sono essenziali per lo sviluppo e il mantenimento delle attività enzimatiche, della funzione mitocondriale, della mielinizzazione, della neurotrasmissione così come l’apprendimento e la memoria. Per la loro importanza, le cellule si sono evolute in macchinari complessi per il controllo dell’omeostasi degli ioni metallici. Tuttavia, l’interruzione di questi meccanismi, o l’assorbimento di metalli nocivi senza alcuna funzione biologica nota, alterano l’equilibrio ionico e ciò può portare a uno stato di malattia, tra cui alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. Comprendere le complesse interazioni strutturali e funzionali degli ioni metallici con le diverse componenti intracellulari ed extracellulari del sistema nervoso centrale, in condizioni normali e durante la neurodegenerazione, è essenziale per lo sviluppo di terapie efficaci. Di conseguenza, aiutare l‘equilibrio degli ioni metallici a livelli omeostatici è stata proposta come alternativa, modificando la strategia terapeutica per la malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.

Di seguito il link al documento originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Biological%20metals%20and%20Alzheimer’s%20disease%3A%20implications%20for%20therapeutics%20and%20diagnostics

Vi aspettiamo al convegno sui veleni nascosti……

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Intervista al dott. Giacinto Franco, ex primario dell’Ospedale di Augusta (SR), che ha osservato sin dall’inizio degli anni ’80 un aumento notevole di patologie tumorali, soprattutto al polmone, di malformazioni e di aborti spontanei. Nell’area di Augusta, Priolo e Melilli (denominata tristemente anche “triangolo della morte”) c’è una concentrazione di impianti petrolchimici, industria chimica e dell’energia che hanno riversato nelle acque reflue e nel mare tonnellate di sostanze inquinanti, tra cui metalli pesanti come mercurio e piombo che sono elementi tipicamente responsabili delle malformazioni che si osservano negli esseri umani, ma anche nei pesci. Una tragedia paragonabile solo a quella di Minamata, avvenuta negli ’50 in Giappone, per colpa di un’industria che sversava nel mare mercurio. Nella città nipponica, però, c’è stata una grande presa di responsabilità da parte delle istituzioni e una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Oggi il Giappone è in prima linea nella promozione di un trattato vincolante che riduca notevolmente le emissioni di mercurio nell’ambiente a cui sta lavorando il programma Ambientale delle Nazioni Unite. Il prossimo incontro dell’UNEP per dibattere sul mercurio si terrà proprio vicino a Tokyo alla fine di gennaio. L’Italia ha molta strada da fare.
Intervista di Francesca Romana Orlando per A.M.I.C.A. Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale www.infoamica.it

Articolo pubblicato Domenica 2 Gennaio su “il Resto del Carlino – Rubrica L’intervista della domenica” riguardante l’importanza del Mineralogramma come prevenzione delle patologie.

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Articolo pubblicato nel Microchemical Journal 67 (2000) 397- 405

 

 

I capelli umani come marcatore di inquinamento da elementi chimici emessi da una centrale termoelettrica

N. Violante, O. Senofonte, G. Marsili, P. Meli, ME Soggiu e S. Caroli,
Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299, 00161 Roma, Italia
Disponibile online l’8 febbraio 2001.

Abstract (traduzione Dott. Marco Sileoni)
È stato intrapreso uno studio preliminare per valutare il rischio per l’ambiente e la salute dei residenti, da parte di elementi in tracce rilasciate dalla combustione di combustibile nella centrale termoelettrica di Pian de’ Gangani (Montalto di Castro, Lazio, Italia). In questo contesto, l’analisi di capelli può essere considerata come un approccio vantaggioso per monitorare l’esposizione della popolazione agli effetti negativi della centrale, che è ora pienamente operativa. A questo scopo 92 bambini sani (di età compresa tra 9-10 anni) sono stati selezionati da due scuole elementari di Montalto di Castro e Pescia Romana. La giovane età del campione garantisce che gli effetti dell’esposizione professionale e dei trattamenti cosmetici incidano in misura minima sulla rappresentatività dei dati. I campioni di capelli sono stati raccolti, lavati e digeriti come prescritto dalle procedure già consolidate. La spettrometria di massa ad accoppiamento induttivo al plasma (ICP-MS) e la spettrometria di emissione atomica con plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-AES) sono stati impiegati per la determinazione degli elementi traccia e degli elementi di minore interesse (come Calcio, Cadmio, Cobalto, Cromo, Rame, Ferro, Magnesio, Manganese, Nichel, Fosforo, Piombo, Antimonio, Selenio, Tallio, Vanadio e Zinco). L’intera procedura analitica è stata verificata sia per la precisione di misura e che per l’utilizzazione dei materiali di riferimento certificati BCR n. 397.

I valori medi ottenuti sono stati (in μg/g *): Arsenico, 0,159 ± 0,044; Calcio, 393 ± 187; Cadmio, 0,047 ± 0,055; Cobalto, 0,040 ± 0,038, Cromo, 0,704 ± 0,208, Rame, 12,0 ± 10,3; Ferro , 12,1 ± 10,8; Magnesio, 40,6 ± 27,7; Manganese, 0,383 ± 0,296, Nichel, 0,868 ± 1,331, Fosforo, 141 ± 138; Piombo, 1,64 ± 1,63; Antimonio, 0,041 ± 0,058; Selenio, 0,430 ± 0,135; Tallio, 0.001 ± 0,001; Vanadio, 0,185 ± 0,158, e Zinco, 177 ± 173.

Questi dati sperimentali si riferiscono ad un periodo di tempo immediatamente antecedente la piena operatività della centrale. Entro i prossimi 4-5 anni si prevede di condurre uno studio simile con un nuovo gruppo di soggetti comparabili, per età, sesso, stile di vita e di modalità di esposizione, ai presenti al fine di individuare le possibili tendenze al bioaccumulo dei sopracitati elementi.

Contatto autore: Tel.: +39-6-4990-2052/2790; fax: +39-6-4990-2366; email: caroli@iss.it

 

 

* “Spiegazione significato μg/g: μg/g equivale a microgrammi di sostanza rilevata sul totale del campione espresso in grammi; 1 microgrammo equivale a 1 milionesimo di grammo.” Dott. Marco Sileoni

Di seguito il documento originale in lingua inglese

Microchemical Journal 67 (2000) 397- 405

 

Human hair as a marker of pollution by chemical elements emitted by a thermoelectric power plant

N. Violante, O. Senofonte, G. Marsili, P. Meli, M. E. Soggiu and S. Caroli,   

Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299, 00161 Rome, Italy

Available online 8 February 2001.

Abstract

A preliminary study was undertaken to assess the risk posed to the environment and health of residents by trace elements released by fuel combustion in the thermoelectric power plant of Pian de’ Gangani (Montalto di Castro, Latium, Italy). In this context, analysis of human hair can be considered as an advantageous approach to monitor the exposure of population to the adverse effects of the power plant, which is now fully operative. To this purpose 92 healthy children (aged 9–10 years) were selected from two primary schools of Montalto di Castro and Pescia Romana. The young age of the donors guarantees that the effects of cosmetic treatment and occupational exposure on the representativeness of data are minimized. Hair samples were collected, washed and digested as prescribed by already well-established procedures. Inductively coupled plasma mass spectrometry (ICP-MS) and inductively coupled plasma atomic emission spectrometry (ICP-AES) were employed for the determination of the trace and minor elements of interest (As, Ca, Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Mg, Mn, Ni, P, Pb, Sb, Se, Tl, V and Zn). The entire analytical procedure was checked for both measurement precision and accuracy by using the Certified Reference Material BCR No. 397 Human Hair. The mean values obtained were (in μg g−1): As, 0.159±0.044; Ca, 393±187; Cd, 0.047±0.055; Co, 0.040±0.038; Cr, 0.704±0.208; Cu, 12.0±10.3; Fe, 12.1±10.8; Mg, 40.6±27.7; Mn, 0.383±0.296; Ni, 0.868±1.331; P, 141±138; Pb, 1.64±1.63; Sb, 0.041±0.058; Se, 0.430±0.135; Tl, 0.001±0.001; V, 0.185±0.158; and Zn, 177±173. These experimental figures can be assumed to be the baseline values prior to the full operation of the power plant. Within the next 4–5 years it is planned to conduct a similar study with a new group of subjects, comparable for age, sex, style of life and exposure mode, to the present ones so as to detect possible trends in the bioaccumulation of the above elements.

Corresponding author. Tel.: +39-6-4990-2052/2790; fax: +39-6-4990-2366; email: caroli@iss.it

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